I Trasporti

I Trasporti nell’800

Gli ultimi decenni dell’800 sono l’età delle ferrovie. Per gran parte del secolo merci e viaggiatori sono stati trasportati su strade a dorso di animale o con carrozze, oppure lungo fiumi e canali. Il trasporto per ferrovia, molto più rapido e sicuro, si afferma ora prepotentemente. In pochi decine di anni la velocità dei treni passa da 55 a 70/80 km orari. Aumentano le comodità per i viaggiatori. Le carrozze sono costruite in metallo (invece che in legno soggetto agli incendi), si creano vagoni-letto e carrozze-ristorante, sono assicurati riscaldamento e illuminazione (prima non c’erano che le borse d’acqua e le lampade ad olio riservate ai passeggeri di prima classe).

Illustrazione di Arnaldo Ferraguti per Fantasticheria


Intorno al 1870 l’Europa è attraversata in tutti i sensi da una fitta rete di linee ferroviarie. Anche l’Italia ha le sue ferrovie che, tuttavia, si sviluppano solo dopo l’unità poiché, in precedenza il frazionamento del paese ne ha ostacolato l’espansione. Andare dalla Sicilia alle regioni settentrionali del continente significa dovere affrontare numerosi disagi e diversi giorni di viaggio. Si usa per lo più la nave (Palermo-Napoli-Livorno-Genova) o la nave congiunta al treno. Le prime automobili, che timidamente fanno la loro comparsa sulle strade, sono costose e riservate a una ristretta cerchia di ricchi. Il loro uso si generalizza solo dopo la prima guerra mondiale. In Italia solo dopo la seconda.
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