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La tragedia dell'Olocausto |
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Il suo scopo è quello di istruire il pubblico sugli orrori dell'olocausto e raccontare la storia dei bambini che sono sopravvissuti agli esperimenti dei Nazisti nel campo di Auschwitz. "Coloro che non imparano dal passato sono condannati a ripetere i suoi errori", questo sta alla base degli sforzi del museo di educare e chiarire la tragedia dell'olocausto. Lo slogan del museo è "Rimuovi l'odio ed il pregiudizio dal mondo e questo ricomincerà con te". C.a.n.d.l.e.s. sigla che sta per Children of Auschwitz Nazi Deadly Lab Experiments Survivors è l'unico museo del suo genere nello stato dell'Indiana.
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Fra 1942 e 1945 il governo tedesto ha arrestato e deportato più di centomila ebrei olandesi e stranieri rifugiatisi nei Paesi Bassi. Il museo ospita una mostra permanente sulla storia del campo Westerbork, con molte fotografie originali, documenti, illustrazioni, pitture, immagini, mappe ed oggetti da Westerbork. Il centro di documentazione presenta una collezione di libri, documenti, fotografie e videotape disponibili per la consultazione e la ricerca. Questi documenti registrano i nomi di più di 140.000 olandesi che sono stati uccisi durante la seconda guerra mondiale e che non hanno ricevuto una adeguata sepoltura.
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Lo scopo principale di questo museo è insegnare sia la storia dell'olocausto che i rischi dell'odio e del pregiudizio. L'esposizione permanente che rappresenta il nucleo dell'Holocaust Museum Houston, è unica nella sua enfasi sui superstiti dell'olocausto della zona di Houston. Il tour del museo conduce gli ospiti attraverso le origini del giudaismo e la vita prima della seconda guerra mondiale, fino alla nascita del partito nazista, all'olocausto e alla soluzione finale.
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Il museo - simbolo dell'olocausto - è impegnato in una varietà di attività. Esso si occupa di conservare gli oggetti e le costruzioni del campo, così come di studiare e fornire l'accesso ai documenti e ad altri articoli di valore storico come le fotografie, i microfilm, i negativi ecc. Il museo inoltre raccoglie la maggior parte degli oggetti e degli articoli trovati sul luogo dopo il saccheggio totale delle vittime dello sterminio al loro arrivo nel campo. La grande maggioranza di essi (90%) consiste in articoli trovati per terra: effetti personali, vestiti, scarpe e oggetti associati alla vita, al lavoro e allo sterminio dei prigionieri. Il museo organizza delle mostre provvisorie che sono presentate nel museo ed altrove (in Polonia ed all'estero) al fine di istruire il pubblico circa l'occupazione dei Nazisti.
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Il 6 aprile 1944, 44 bambini rifugiati nell'istituto per l'infanzia di Izieu ed i sette adulti che si occupavano di loro sono stati arrestati dalla Gestapo e uccisi nelle camere a gas del campo di sterminio Auschwitz-Birkenau. Tutto questo perché erano ebrei. Così, su iniziativa di Sabine Zlatin, é nata un'associazione con lo scopo di perpetuare la memoria della tragedia di Izieu e transformare l'istituto per l'infanzia in un museo commemorativo. Per dare una comprensione più completa degli eventi passati così come per stimolare il pensiero sui crimini contro umanità il museo offre dei tour guidati, un programma di mostre temporanee, conferenze e workshop.
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Nel Belgio quasi uno su due ebrei sono morti durante la seconda guerra mondiale. Il museo di Mechelen non é soltanto un museo sulla deportazione degli ebrei belgi, ma anche sulla loro resistenza. Grazie, infatti, al supporto ricevuto dalla gente belga, molti ebrei sono riusciti a sfuggire alla persecuzione dei nazisti e dei loro sostenitori.
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Il Museum of Jewish Heritage - un memoriale vivente dell'olocausto - é stato aperto al pubblico nel mese di settembre del 1997. La sua missione è quella di educare la gente di tutte le età e provenienze sull'esperienza ebrea del ventesimo secolo prima, durante e dopo l'olocausto. Con più di 2.000 fotografie, 800 manufatti e 24 pellicole documentarie originali, la mostra, nucleo del museo, unisce il materiale archivistico con i moderni mezzi di comunicazione per fornire una cronaca di storia che fa riflettere e commuovere, per mantenere viva la memoria del passato e la speranza per il futuro.
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Nel campo di concentramento femminile di Ravensbruck, le SS tenevano prigionieri più di 130.000 donne e bambini, ma anche 20.000 uomini.
Fra 1939 e 1945, migliaia di loro, provenienti da più di 40 nazioni, furono uccisi. Oggi, il Ravensbruck Memorial Museum conserva le tracce e i ricordi, intensifica la memoria e la ricerca e costituisce un luogo attivo di apprendimento e incontro.
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Il campo di concentramento a Lublin, comunemente conosciuto come Majdanek, era il secondo campo nazista in Europa più grande dopo Auschwitz. Durante una sua visita a Lublino nel 1941, Heinrich Himmler, leader delle SS del Reich e capo della polizia tedesca, decise di creare qui un campo di concentramento. Originariamente, Majdanek è stato stabilito come campo di prigionieri di guerra, ma successivamente è stato trasformato in un campo di concentramento e di sterminio.
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Il campo di Bergen-Belsen originariamente è stato fondato per imprigionare gente selezionata per scambi con i cittadini tedeschi prigionieri in paesi alleati. Nel mese di marzo del 1944, Bergen-Belsen divenne un normale campo di concentrmento, in cui erano segregati migliaia di prigionieri compresa l'ormai famosa Anna Frank. Situate sul terreno dell'ex campo di concentramento, le tombe contrassegnate ed i monumenti mantengono vivo il ricordo della sofferenza e della morte dei suoi prigionieri. Un centro di documentazione illustra la storia del campo e delle sue vittime.
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Il museo dell'olocausto in Florida serve da fondamento per il futuro ed è il quarto più grande Holocaust Center negli Stati Uniti. Il museo è dedicato ad accrescere nel pubblico la consapevolezza, l'educazione e la comprensione dell'olocausto, onorando la memoria di milioni di innocenti che hanno sofferto, lottato e sono morti nella Shoah. Attraverso una collezione di fotografie, di testimonianze e di manufatti storici concernenti l'olocausto, il museo guida i visitatori nel suo nucleo espositivo. La mostra é divisa in dodici aree, ciascuna delle quali descrive alcuni aspetti della fiorente vita prebellica nell'Europa orientale, l'olocausto, i campi di concentramento ed infine la nascita dello stato d'Israele.
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Il memoriale con la sua mostra permanente sul campo di concentramento di Mauthausen e sui relativi campi satellite, è uno dei più importanti "luoghi di educazione politica" nel paese austriaco. È stato costruito dalle SS nel mese di agosto del 1938, cinque mesi dopo l'annessione dell'Austria al Reich tedesco. Nella zona si trova una cava, simbolo di Mauthausen e importante fattore per la scelta di questo luogo come strumento di sfruttamento e sterminio; ci sono inoltre numerose costruzioni originali: parecchi cimiteri, come pure "il deposito della cenere" - ultimo luogo di sosta per le vittime provenienti da quasi tutte le parti d'Europa - sono situati nella zona del memoriale e formano il nucleo di questo "luogo di commemorazione".
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Il museo della tolleranza è un museo di alta tecnologia che mette a fuoco attraverso esposizioni uniche ed interattive i due temi centrali: la dinamica del razzismo e del pregiudizio in America e la storia dell'olocausto - purtroppo non ultimo esempio di crudeltà dell'uomo all'uomo. Il museo, braccio educativo del Simon Wiesenthal Center, è stato fondato per sfidare i visitatori a confrontare la bigotteria ed il razzismo e a capire l'olocausto nei contesti storico e contemporaneo.
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United States Holocaust Memorial Museum è un'istituzione nazionale americana per la documentazione, lo studio e l'interpretazione della tragedia dell'olocausto. Esso funge da memoriale ai milioni di persone che sono state assassinate e la sua missione primaria é quella di accrescere e diffondere la conoscenza di questa tragedia senza precedenti; di conservare la memoria di coloro che ha sofferto e ancora di consigliare ai visitatori di riflettere sulle questioni morali sollevate dagli eventi dell'olocausto così come sulle proprie responsabilità in qualità di cittadini di una democrazia.
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L' Historical Museum è l'elemento centrale di Yad Vashem. Combinando la contemporanea documentazione visiva e testuale con manufatti e brevi spiegazioni scritte, il museo racconta cronologicamente, attraverso fotografie, manufatti, documenti e sussidi audiovisivi, la storia dell' olocausto dalla nascita del potere nazista ai primi anni del dopoguerra, mostrando la progressione della politica nazista anti-ebraica dalla persecuzione alla ghettizzazione ed infine al sistematico omicidio di massa. La mostra si sofferma sui protagonisti di questo tempo scuro nella storia dell'uomo - i tedeschi e gli ebrei - e mette in particolare rilievo le risposte di questi ultimi all'olocausto.
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